Davide Martinazzo sviluppa la propria ricerca pittorica nel senso della creazione di un universo a sé, slegato dalle contingenze della vita ma ricco di richiami alla dimensione dei sentimenti, concepiti come l’unica esperienza che accomuna tutti gli individui.
Le forme si arrotondano e gli angoli si smussano, mentre i contorni serpeggiano sinuosi. Il colore è soffice, caldo, pastoso e vitale, e da forma ad un mondo magico ed onirico, una dimensione di sogno, ma sogno denso, tenace, capace di dar corpo al linguaggio dell’infanzia, o dell’eros, dove tutto è appunto soffice, dolce e morbido.
La linea curva struttura l’andamento dello spazio, dando vita ad una morfologia sempre libera e dinamica: grafismi sinuosi vengono ripetuti fino a formare una trama, un pattern decorativo che riempie lo schermo percettivo e va a distribuirsi ugualmente in ogni direzione.
Accanto alla passione per l’aspetto grafico e ornamentale tuttavia l’artista manifesta anche un forte amore per la materia, per la manipolazione tattile di forme e colori, vissuta come momento dell’esperienza conoscitiva.